Dove si trova la felicità?la consapevolezza è il nostro alleato più prezioso

Dove si trova la felicità? La soluzione è dentro di te

Dove si trova la felicità?la consapevolezza è il nostro alleato più prezioso
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Dove si trova la felicità? La consapevolezza è il nostro alleato più prezioso per uscire dalla trappola dell’infelicità.

A volte siamo arrabbiati, delusi stanchi e imprigioniamo i nostri pensieri le nostre emozioni e le nostre azioni in una gabbia mentale che ci porta a cercare delle conferme per essere infelici, ma quando impariamo a fare spazio a un nuovo dialogo interno, possiamo finalmente mettere tutta la nostra attenzione ed energia nel realizzare la vita che desideriamo veramente, ricca di significato.
Dobbiamo imparare la flessibilità mentale, per comprendere l’importanza del vivere nel presente, estraendo i nostri valori profondi e agire nella direzione che questi ci portano.
Per uscire dalla trappola dell’infelicità la consapevolezza è il nostro alleato più prezioso.
La felicità non è una condizione naturale dell’uomo e di questo dobbiamo farcene una ragione, ma sopratutto se vogliamo vivere una vita appieno le emozioni negative non vanno evitate a tutti i costi, sono inevitabili, vanno accettate, vissute e gestite per ridurre l’impatto negativo che hanno su di noi.
La soluzione quindi è il problema stesso, cioè smettere di voler controllare e trattenere la parte delle emozioni negative.
Per comprendere meglio il concetto, facciamo un esempio.
Se abbiamo paura di parlare in pubblico, non può certo esserci d’aiuto il reprimere a tutti i costi questa emozione.
Iniziamo a spostare il focus sul fatto che nonostante la paura possiamo farlo, riconoscendola, accettandola, ma senza identificarci in essa.
In questo modo pian piano possiamo scoprire che la giusta strategia non è quella di decidere di non fare una cosa che ci spaventa, che ci da sollievo immediato ma che a lungo termine potrebbe penalizzarci dovendo continuamente scontrarci con questo problema fino a che non lo risolviamo. Piano d’azione? Iniziare e modellare la consapevolezza che siamo sulla strada giusta.
Inizia a chiederti: questo pensiero è utile per perseguire il mio obiettivo? Mi aiuta a diventare la persona che voglio essere?
Guarda dal di fuori i tuoi pensieri e prendine le giuste distanze.
La nostra mente è come una radio sempre accesa, si tratta di sintonizzarla sulla giusta frequenza
Dove si trova la felicità? E’ già dentro di te, perchè hai già dimostrato in altre occasioni di aver avuto la forza e il coraggio di superare l’ostacolo e crearti una vita che valga la pena di essere vissuta.

Manuela Misino
Business & Life Coach

Manager o leader? ecco le differenze

Manager o leader: le differenze senza sovrapposizione

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Manager o leader? Ecco le differenze.

Leader e Manager senza sovrapposizione, quando lì incontri e li vedi lavorare insieme e’ musica!

Manager o leader? Beh io credo che un bravo manager deve saper interpretare la leadership, ma non necessariamente esserlo

Nella nostra realtà italiana abbiamo molti manager, brillanti, quello che manca è la cultura della leadership.

To lead in inglese vuol dire guidare, condurre, trascinare… le facce della leadership sono davvero tante.

Ma se da una parte il manager è colui che ha molte competenze, ha quindi un know how forte e deve saper far fare agli altri, dall’altra il leader ha qualcosa…Sa colmare il gap tra il “saper fare” e il “saper essere”, e in questo modo stimola un’organizzazione e un’azienda al cambiamento, all’innovazione e a un movimento sistemico.

In questo momento di crisi la figura del manager è fondamentale in quanto sopperisce a una complessità tecnica, ma quello che di cui abbiamo bisogno ora in particolare è una leadership sistemica che riguarda l’intero paese e non solo il management.

Quando parliamo di leader si enfatizza spesso l’uomo singolo al comando, ma considerando la necessità di un cambiamento forte, un buon Leader si fa affiancare da ottimi manager. Questo ci induce a rafforzare il concetto che un buon Leader si riconosce dalla qualità delle persone, sopratutto manager, che ha attorno.

Ma cos’è quindi la leadership?

Il mondo del lavoro ci impone di essere leader, ma anche in un genitore o un insegnante deve essere un buon leader e per far questo dobbiamo avere degli elementi fondamentali che sono essenzialmente tre.

  1. avere una vision e rimanere fedele ad essa.
  2. Acquisire molte competenze e fare esperienza per essere credibile ed essere ascoltato.
  3. saper trasmettere alla propria squadra la vision per realizzare il progetto.

All’interno quindi di un’organizzazione abbiamo bisogno sia di elementi organizzativi ma anche emotivi, abbiamo bisogno di numeri uno (Manager) che siano in grado di gestire i comportamenti vincenti, e dall’altra abbiamo anche bisogno di persone (Leader) che sappiano motivare le persone su una vision, che non sia solo emotiva ma che abbia anche elementi di fatto razionali.

Il management ricorda qualcosa di freddo legato a norme e procedure, la leadership qualcosa di caldo, legato alla cultura aziendale, alla motivazione delle persone con le loro emozioni, ma anche ai loro bisogni e desideri.

Essere leader nelle aziende quindi significa proprio questo, valutare la situazione attuale e sapere in anticipo dove si vuole andare, e sulla base della propria passione sapersi portare dietro le persone per il raggiungimento di un obiettivo comune.

Un vero leader fa sentire la sua presenza anche in sua assenza a qualsiasi piano e livello per generare un vero cambiamento, e con coraggio porta avanti quella che è stata la sua intuizione.

Direi che un buon Leader è un mix tra ragione e sentimento.

Leader e Manager senza sovrapposizione, quando lì incontri e li vedi lavorare insieme e’ musica!

Manuela Misino
Business & Life Coach