Autenticità e leadership

Autenticità e Leadership

 

Per la maggior parte del tempo viviamo rincorrendo il successo, la forma fisica, l’uomo o la donna perfetta, il gradimento sociale, i like sui social e le fake news fanno ormai parte del quotidiano.

In un mondo dove facciamo fatica a distinguere ciò che è vero, da ciò che non lo è, mi chiedo e ti chiedo: che cosa vuol dire “essere autentici”?

Molti dei nostri comportamenti, e anche molti automatismi, nell’ultimo periodo hanno dovuto subire drastici cambiamenti. Tanto che la gerarchia dei valori e delle priorità che davamo per scontato, non appaiono più cosi vere e inconfutabili.

Già, perché proprio secondo la psicologia e i filosofi più contemporanei pare che l’essere “autentici” abbia a che fare con l’essere coerenti con i propri valori, con le esperienze e i desideri, che fin qui hanno creato la nostra storia.

Partendo da Socrate per arrivare a Nietzsche e Sartre possiamo definire che L’autenticità è il risultato di 3 elementi:

  1. Consapevolezza di sé.
  2. Elaborazione del Comportamento.
  3. Orientamento relazionale.

In estrema sintesi, il messaggio fondamentale parte dal: conoscere sé  stessi, saper ragionare su sé  stessi in modo obiettivo, scegliere in che modo comportarsi in modo naturale senza sentirsi obbligati a compiacere gli altri. Infine, essere aperti affidabili e sinceri nelle relazioni. 

Insomma, impariamo a raccontarcela giusta.

Ma quali sono i vantaggi di essere autentici?

Beh, senza dubbio:

  • Minore stress
  • Minore competizione
  • Migliore capacità di pianificare
  • Migliore capacità di affrontare i problemi

Si ha quindi, una sensazione di benessere, una maggiore indipendenza  e una autostima rafforzata.

Un dettaglio interessante sta nel fatto che l’autenticità porta ad essere come conseguenza un leader più autorevole e meno autoritario, in quanto non dobbiamo dimostrare il nostro valore a nessuno, se non a noi stessi.

Tornando al punto di partenza, alla domanda cosa vuol dire essere autentici? 

Di fatto ci invita a ragionare su qual è la nostra parte più vera e a capire cosa vorrebbe realmente, per essere padroni delle proprie azioni e assicurarsi che queste siano in linea con le proprie convinzioni e i propri bisogni. 

“Non avevo idea che essere la vera me stessa potesse arricchirmi così. Se lo avessi saputo, lo avrei fatto molto prima”

 – Oprah Winfrey

Autencità e Leadership: raccontiamocela giusta

Manuela Misino
Business & Life Coach

Quali sono i punti di forza delle donne Leader?

Donna leader, quali sono le caratteristiche?

Quali sono i punti di forza delle donne Leader?

Donna Leader,quali sono i punti di forza?Le donne non sempre sono consapevoli di quanto siano pronte per il successo ma il loro potenziale e le loro capacità sono innegabili.

Il genere non dovrebbe essere un fattore che determina se una persona può essere o meno un grande leader: le capacità di leadership di una persona dipendono dai suoi punti di forza e dai suoi punti di debolezza.
Tuttavia, le donne non sono incoraggiate ad assumere ruoli di leadership.
Ma se è vero che le donne sono qualificate quanto gli uomini per guidare, perché c’è disparità tra di loro?

Alcuni studi hanno rilevato che le donne sono più restie a parlare delle loro ambizioni di carriera, perché le donne sono maggiormente guidate da motivazioni intrinseche sul lavoro, piuttosto che da ciò che l’attività o il capo richiede da loro.

Mentre gli uomini, tendono ad essere incentrati sulla carriera e a un ritorno economico, le donne vedono il lavoro in modo più olistico, dando valore allo scopo, all’ integrazione relazionale con i colleghi, e a un equilibrio tra vita professionale e personale.

L’approccio delle donne verso la leadership è più orientato nel condividere le proprie conoscenze con i colleghi per aiutare il team e l’azienda verso un obiettivo comune, e questo atteggiamento le rende più forti nei ruoli manageriali.

Le donne non sempre sono consapevoli di quanto siano pronte per il successo nei ruoli di leadership, ma il loro potenziale e le loro capacità sono innegabili.

Quali sono i punti di forza delle donne Leader?

1. Comprendono l’equilibrio tra lavoro e vita privata.

Le donne sono grandi leader perché sono in grado di comprendere le esigenze delle persone che compongono il team.
Hanno a cuore la squadra e il benessere che include l’equilibrio tra lavoro e vita privata.

2 . Sono empatiche

La maggior parte delle donne sono naturalmente empatiche e puntano a relazioni di valore.
Comprendono le esigenze e gli umori e riescono con maggiore semplicità a riconoscere il tipo di approccio da usare, sia con i collaboratori che con i clienti.
Apprezzano prima di tutto le persone e poi le loro prestazioni e questo è ciò che guida e motiva il team.

3. Sono ottime ascoltatrici

Le donne sono grandi leader perché invece di reagire subito si prendono il tempo di ascoltare, apprezzano le persone e il loro punto di vista.
A torto o ragione ascoltano e poi prendono la loro decisione.

4. Amano prendersi cura

Uno degli aspetti chiave della leadership è la capacità di aiutare i membri del tuo team ad avere successo.
Le donne amano prendersi cura per natura.

5. Si concentrano sul lavoro di squadra

Le donne con cui ho avuto il piacere di lavorare, sono guidate passione, entusiasmo, ma soprattutto hanno un immenso piacere nel servire ed essere di aiuto agli altri.
L’ambiente è meno autoritario, più familiare e cooperativo.

6. Sono naturalmente multitasking

Le donne sono grandi leader perché hanno la capacità di rispondere in modo veloce e deciso a compiti e problemi contemporaneamente.
Fondamentale per una leadership di successo.

7. Amano le sfide

Il desiderio di vincere una sfida spinge le donne a portare a termine le cose.

8. Sono abili comunicatrici

La comunicazione è una delle più grandi abilità di una donna, e le donne leader sanno come usarla!
Sia che che si comunichi con datori di lavoro, colleghi o partner, un flusso di comunicazione aperto consente chiarezza nell’esecuzione di ruoli e responsabilità.
Le donne leader sono in grado di comunicare, in modo chiaro e aperto.
Sia che che comunichi con il capo, con i colleghi o il partner, il flusso di comunicazione sincero, genera chiarezza nell’ esecuzione dei ruoli, delle attività e delle responsabilità

9. Sognano in grande

Le donne sono grandi leader perché hanno un’innata capacità di sognare in grande, superare le sfide e ispirare il team, trasformando grandi idee in azioni e risultati concreti.

10. Sanno gestire situazioni di crisi

Molte donne, sanno affrontare le situazioni di crisi con grande pazienza e ottimismo, soprattutto se mamme, e questo risulta molto efficaci sia nei confronti delle risorse umane che nei clienti.

11. Sanno gestire molti ruoli

Una donna prima di essere una professionista, spesso è anche mamma, moglie e figlia e capita che deve bilanciare i diversi ruoli contemporaneamente nella stessa giornata con persone diverse.

12. Hanno un’elevata intelligenza emotiva

L’intelligenza emotiva, ossia la capacità di riconoscere le emozioni in te stesso e negli altri per poi relazionarti oggi è considerata una vera soft skill,
un comportamento di leadership essenziale.
Credo che questo sia qualcosa che viene più naturale alle donne rispetto agli uomini, ed è qualcosa che ho incontrato personalmente nella mia carriera. Per creare un ottimo ambiente lavorativo e ottenere il meglio dai collaboratori, dimostrare l’intelligenza emotiva come leader è fondamentale.

Una donna che si trova ai vertici aziendali è una persona che ha dovuto lottare, prendere consapevolezza di se stessa e fare delle rinunce per riuscire a occupare il posto in cui si trova. Questo l’ha resa più forte e le ha fatto capire come utilizzare le avversità a proprio vantaggio.

Le donne sono grandi leader perché sono esperte nel far sembrare possibile l’impossibile. Le donne sono pragmatiche, resilienti e di solito in grado di manovrare situazioni difficili con grazia. Ci vuole una spinta in più per arrivare in cima e le donne hanno dovuto spesso fare delle rinunce per occupare il posto in cui si trovano. Ecco perché le donne che emergono in cima sono straordinariamente forti e capaci.
E anche se spesso abbiamo dovuto lottare per arrivarci, le sappiamo che per arrivare in cima l’esperienza è fondamentale, perchè abbiamo sperimentato una varietà di ruoli prima di arrivare a quelli di Leadership.

Naturalmente, lo stile di management al femminile non è meglio di quello maschile, non esiste infatti uno stile migliore di un altro, si può solo cercare di trarre il meglio da entrambe le modalità di approccio, per costruire un modello di business vero e unico.

Manuela Misino
Business & Life Coach

La leadership consapevole e le caratteristiche che le imprese cercano in un capo

La leadership consapevole e le caratteristiche ricercate

La leadership consapevole e le caratteristiche che le imprese cercano in un capo

La leadership consapevole e le caratteristiche che le imprese cercano in un capo.

Il tema della leadership è un tema vasto e complesso e forse per questo molto affascinante.

Da dove cominciare a sviluppare la propria leadership?

Per comprendere la nostra leadership ed unire i puntini è necessario partire da noi stessi e sviluppare quella consapevolezza che ci porterà a mettere in pratica le nostre abilità e a fare le scelte giuste.

Innanzitutto dobbiamo sapere che le nostre azioni sono generate dai nostri pensieri, ed è quindi fondamentale saperli gestire e valorizzare.
Quando abbiamo un’idea valida, dobbiamo pensare a come utilizzarla.

Metterla per iscritto aiuta a elaborarla e a creare un piano di azione, diversamente rimarrà solo nella tua testa.
Per ogni sfida c’è sempre una soluzione, a volte anche più di una, bisogna soltanto allenarsi a vederla e andarla a cercare.
Questo ovviamente richiede tempo, pazienza, pratica, fino a farla diventare un’abitudine.

Quando nasciamo non abbiamo il manuale delle istruzioni, ma abbiamo la creatività molto sviluppata, non dobbiamo far altro che recuperare questo talento e tornare ad usare l’immaginazione.

Dobbiamo osare e con coraggio fallire, ma continuare finché realizzeremo l’idea giusta.

Per stimolare la creatività possiamo usare le domande giuste, perché queste ci invitano a ricercare strade nuove e nuove alternative.

Se vogliamo reinventarci dobbiamo prendere le giuste distanze da ciò che che funzionava nel passato, perchè è quando le cose vanno bene che tendiamo a sederci.

Noi siamo gli unici responsabili della nostra vita e della nostra produttività e se vogliamo davvero migliorare, dobbiamo avere una visione chiara di dove vogliamo andare e cosa realizzare.
Questo aiuterà a tirar fuori il coraggio anche quando vorremmo mollare, anche quando la strada sarà in salita.
Una volta chiarito cosa vogliamo veramente, dobbiamo essere disposti ad andare avanti anche in condizioni di incertezza, e passo dopo passo arriveremo alla nostra meta.
Per essere davvero produttivi, abbiamo bisogno del supporto e del lavoro di squadra, senza mai dimenticarci di valorizzare il nostro team.

Infine, per una produzione continua è importante saper prendere decisioni rapidamente, spinti dalla nostra visione.
Per esercitare una buona leadership e avere un buon ascendente sui nostri collaboratori, stimolandoli a un cambiamento positivo è fondamentale avere il desiderio di conoscerli a fondo uno ad uno.
Per fare questo dobbiamo saper comunicare in modo efficace, ponendo le giuste domande.

Il nostro successo si misura in base a ciò che diamo, non in base a quanto guadagniamo e dobbiamo ricordarci che la nostra azienda è fatta di persone e prima di far crescere il fatturato, dobbiamo far crescere loro.

Essere un buon leader vuol dire prima di tutto avere fiducia nelle persone, valorizzarle e far accrescere la loro autostima.

Tenendo fede ogni giorno ai nostri valori e mettendoli in pratica con l’azione che ispireremo fiducia delle persone, oltre che ad essere coerenti.

Perchè valori e giusti pensieri senza l’azione non hanno significato e rimaniamo così un potenziale non espresso.
Dobbiamo sapere che ciò che facciamo oggi, sarà il successo del nostro domani.

Raggiungere i nostri obiettivi richiede tempo, ed energia, perciò è importante sviluppare l’autodisciplina rimanendo focalizzati su ciò che per noi è importante.
Avere un focus ci aiuta a non farci distrarre dalle paure e a ottimizzare il nostro tempo.
Per avere un atteggiamento positivo in ogni circostanza possiamo usare uno strumento straordinario: il dialogo interno, ossia come c’è la raccontiamo può fare una grande differenza durante le difficoltà, che sappiamo essere temporanee perchè già nel nostro passato abbiamo superato ostacoli senza neanche rendercene conto.
Questa è la resilienza, ossia rialzarsi senza permettere a niente e nessuno di avere un impatto negativo su di noi.

Per avere sempre un atteggiamento positivo, è importante coltivare l’umiltà, essere sempre disponibili ad imparare e sviluppare la resilienza.

Resilienza vuol dire impedire alle esperienze negative di avere un impatto su di noi, sapere che le difficoltà che stiamo affrontando sono temporanee e ricordarsi che in passato abbiamo già affrontato tanti ostacoli e li abbiamo superati. Quando siamo resilienti, ci focalizziamo su ciò che possiamo imparare dalle esperienze per fare sempre meglio in futuro.

Insomma, la leadership consapevole riunisce molte delle caratteristiche che le imprese cercano in un capo:

    • Consapevolezza
    • Creatività
    • Coraggio
    • Focus

Un leader consapevole è molto prezioso, perché oltre a raggiungere le mete, sa prendersi cura dei suoi collaboratori, utilizzando gli ostacoli che si presentano trasformandoli in opportunità.

Manuela Misino
Business & Life Coach

Leadership al femminile

Leadership al femminile: non solo uomini e donne ma integrazione

Leadership al femminile
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Leadership al femminile: di cosa abbiamo bisogno oggi?

Oggi quello di cui abbiamo bisogno non sono solo uomini e donne migliori, ma è necessario un nuovo tipo di leadership dove l’integrazione tra i due è fondamentale.

Per alimentare la propria leadership occorre lavorare su di sé, ma anche porsi in ascolto sui bisogni degli  altri per essere certi di dare in volta in volta le risposte più pertinenti.

Donne quindi sempre più presenti e coinvolte che sentano finalmente la capacità di dirigere o affiancare la guida di aziende o di progetti e tutto questo per inaugurare un nuovo umanesimo; donne che vedano entrambi, sia pure con le diverse sensibilità, per giocare la stessa partita e vincerla insieme.

Ho investito tutta la mia vita su queste tematiche e sto continuando farlo e oggi mi entusiasma lavorare con donne e imprese che investono in questo percorso di crescita sistemica.

Manuela Misino
Business & Life Coach

Manager o leader? ecco le differenze

Manager o leader: le differenze senza sovrapposizione

Manager o leader? ecco le differenze
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Manager o leader? Ecco le differenze.

Leader e Manager senza sovrapposizione, quando lì incontri e li vedi lavorare insieme e’ musica!

Manager o leader? Beh io credo che un bravo manager deve saper interpretare la leadership, ma non necessariamente esserlo

Nella nostra realtà italiana abbiamo molti manager, brillanti, quello che manca è la cultura della leadership.

To lead in inglese vuol dire guidare, condurre, trascinare… le facce della leadership sono davvero tante.

Ma se da una parte il manager è colui che ha molte competenze, ha quindi un know how forte e deve saper far fare agli altri, dall’altra il leader ha qualcosa…Sa colmare il gap tra il “saper fare” e il “saper essere”, e in questo modo stimola un’organizzazione e un’azienda al cambiamento, all’innovazione e a un movimento sistemico.

In questo momento di crisi la figura del manager è fondamentale in quanto sopperisce a una complessità tecnica, ma quello che di cui abbiamo bisogno ora in particolare è una leadership sistemica che riguarda l’intero paese e non solo il management.

Quando parliamo di leader si enfatizza spesso l’uomo singolo al comando, ma considerando la necessità di un cambiamento forte, un buon Leader si fa affiancare da ottimi manager. Questo ci induce a rafforzare il concetto che un buon Leader si riconosce dalla qualità delle persone, sopratutto manager, che ha attorno.

Ma cos’è quindi la leadership?

Il mondo del lavoro ci impone di essere leader, ma anche in un genitore o un insegnante deve essere un buon leader e per far questo dobbiamo avere degli elementi fondamentali che sono essenzialmente tre.

  1. avere una vision e rimanere fedele ad essa.
  2. Acquisire molte competenze e fare esperienza per essere credibile ed essere ascoltato.
  3. saper trasmettere alla propria squadra la vision per realizzare il progetto.

All’interno quindi di un’organizzazione abbiamo bisogno sia di elementi organizzativi ma anche emotivi, abbiamo bisogno di numeri uno (Manager) che siano in grado di gestire i comportamenti vincenti, e dall’altra abbiamo anche bisogno di persone (Leader) che sappiano motivare le persone su una vision, che non sia solo emotiva ma che abbia anche elementi di fatto razionali.

Il management ricorda qualcosa di freddo legato a norme e procedure, la leadership qualcosa di caldo, legato alla cultura aziendale, alla motivazione delle persone con le loro emozioni, ma anche ai loro bisogni e desideri.

Essere leader nelle aziende quindi significa proprio questo, valutare la situazione attuale e sapere in anticipo dove si vuole andare, e sulla base della propria passione sapersi portare dietro le persone per il raggiungimento di un obiettivo comune.

Un vero leader fa sentire la sua presenza anche in sua assenza a qualsiasi piano e livello per generare un vero cambiamento, e con coraggio porta avanti quella che è stata la sua intuizione.

Direi che un buon Leader è un mix tra ragione e sentimento.

Leader e Manager senza sovrapposizione, quando lì incontri e li vedi lavorare insieme e’ musica!

Manuela Misino
Business & Life Coach