Si dice che il multitasking è donna ma è davvero la nostra ispirazione? E’ davvero un vantaggio?
Più volte abbiamo ironizzato sul fatto che noi donne siamo bravissime a fare molte più cose contemporaneamente rispetto agli uomini, ma siamo sicure sia davvero un vantaggio?
Abbiamo delle agende che sembrano quella di un capo di stato: scadenze sul lavoro, colloqui con gli insegnanti, la casa da tenere in ordine, la tata, arrivando a sera sfinite e sentendoci in colpa se non facciamo tutto noi.
Entrando in un mood che se non hai corso tutto il giorno come una matta, non sei interessante, ma in realtà il multitasking non fa che renderci meno efficienti.
Conosco molte persone che sono attente all’ecologia, all’ambiente e al pianeta, tema che peraltro condivido appieno, ma queste stesse persone non pongono la stessa attenzione nei confronti di loro stesse.
Allora, forse, è necessario cambiare l’approccio, evitando di fare tutto noi imparando a delegare, a dire qualche no in più e sopratutto a fidarci di coloro a cui deleghiamo un compito.
Eppure quasi tutti sanno cosa devono fare, allora perchè non lo fanno?
Per iniziare col piede giusto, innanzitutto devi conoscere le regole del gioco.
Prima di parlare di obiettivi, dobbiamo colmare colmare il gap tra il saper come fare e farlo davvero.
Quando ci sentiamo perse e non sappiamo più cosa vogliamo; dobbiamo immaginare i nostri obiettivi come una gerarchia, dove alla base ci sono gli obiettivi a breve termine che sono quelli che permettono di raggiungere il secondo fine e, man mano che saliamo nella gerarchia, l’obiettivo finale diventa concreto e realizzabile, ma sopratutto questo metodo diventerà uno stile di vita e per ogni obiettivo sapremo da dove partire.
Inizia dalle cose semplici: per esempio voglio uscire di casa alle 8:00 (primo livello) perchè voglio arrivare al lavoro puntuale (secondo livello) perchè voglio essere puntuale ( terzo livello) per poi continuare a salire di livelli e chiedersi perchè fino ad arrivare all’ultimo livello, dove la risposta sarà semplicemente “perchè si”. Questo sarà l’obiettivo che fa da bussola e dà la direzione a tutti gli altri obiettivi dei livelli inferiori, mettendo in ordine le priorità.